Stufe in Maiolica Prezzi e Caratteristiche

Le stufe a maiolica hanno una storia che parte da lontano, da più di 2mila anni ma che nei secoli recenti si sono affermate soprattutto in Alto Adige, Austria e Germania, chiamata "kachelofen".


Sono molto belle da vedere anche se hanno un prezzo non accessibile a tutti, a partire da 3000 euro, famose quelle della Thun e dell'Arcadia Keramik


Il grande pregio di queste stufe era, ed è ancora oggi nelle versioni moderne, la capacità di accumulare il calore prodotto dalla combustione e rilasciarlo per un tempo molto lungo anche dopo lo spegnimento, facendo risparmiare una quantità notevole di combustibile.



Il calore, nei modelli che rispettano la tradizione, viene ceduto per solo irraggiamento, senza moti convettivi che sollevano polveri, ma le esigenze attuali, ossia quelle di convogliare il calore anche in altri ambienti, hanno portato alla produzione di stufe che, pur rispettando l'estetica e la concezione di base della combustione, adottano soluzioni di canalizzazione per consentire di riscaldare anche locali non comunicanti.

Il ricircolo dei fumi e l'aumento della superficie di scambio termico sono ulteriori migliorie che si sono sviluppate nel tempo, oltre alla possibilità di beneficiare della visione del fuoco attraverso grandi porte provviste di vetro termico, come succede con i caminetti. Proprio il recupero del calore dei fumi, unito all'elevata superficie radiante esterna, fa si che la camera di combustione di
queste stufe abbia dimensioni molto contenute, non necessitando di grossi quantitativi di legna per essere alimentata.

Una stufa di maiolica garantisce un riscaldamento uniforme che non supera i 20 °C, la sua superficie esterna non è mai calda al punto di ustionare, tanto da giustificare la presenza di sedute lungo il suo perimetro, per accoccolarsi e godersi il calore che emana.

Grazie all'accumulo, bastano 1-2 cariche di legna al giorno da 8-12 kg l'una, a seconda dei modelli e dei volumi da riscaldare, per garantirsi 24 ore di benessere. La vera kachelofen viene realizzata su misura e sul posto, previo sopralluogo di un fumista che determina dimensioni e caratteristiche della stufa in base all'ambiente ed alle esigenze del cliente, inclusa la finitura estetica, pertantoognuna è un pezzo unico. È un aspetto importante, in quanto queste stufe sono soggette a collaudo e al controllo da parte dei Vigili del Fuoco, come per qualunque impianto di riscaldamento.

Esistono comunque molti modelli di produzione industriale che possono rivelarsi altrettanto efficienti anche come forma di riscaldamento esclusivo. Per chi ama uno stile più moderno, il rivestimento di pietra ollare rappresenta una soluzione estetica alternativa alla maiolica, come pure l'alimentazione a pellet quando l'approvvigionamento di legna e il suo stoccaggio possono costituire un disagio.

I vari tipi di stufe a maiolica:


Tradizionale piena: è costituita da un basamento, una camera di combustione di refrattario, un giro fumi di refrattario e un rivestimento esterno di maiolica. I fumi caldi provenienti dalla combustione compiono un percorso a serpentina e cedono calore al materiale refrattario che lo trasmette al rivestimento e all'ambiente. SI ha un grande accumulo di calore che si trasmette In modo radiante.

Ad Irraggiamento e convezione: al posto della camera di combustione tradizionale presenta un Inserto di ghisa con anima di refrattario. Questa stufa unisce I vantaggi della lenta cessione del calore, garantita dal refrattario, al calore convettivo generato dalla massa radiante di ghisa, che si propaga rapidamente dall'accensione del fuoco attraverso griglie o bocchette della stufa. Si può vedere il fuoco dalla portina di vetro ceramico ed è ideale anche per ambienti ampi.

Con scambiatore di calore: variante In cui al posto del giro fumi si utilizza uno scambiatore di calore di ghisa; la costruzione e più compatta, di facile messa in opera e vantaggiosa quando serve una rapida propagazione del calore nell'ambiente.

Con scambiatore ad acqua: un dispositivo installato sopra il focolare e collegato ad esso produce acqua calda sfruttando la potenzialità termica della combustione, integra il circuito idraulico domestico preesistente ed è abbinabile a pannelli solari.