Contributo per la Sostituzione della Caldaia nei Comuni della Provincia di Roma

La Provincia di Roma ha messo a disposizione dei fondi per i cittadini e per i condomini come contributo alla sostituzione della Caldaia in alcuni paesi (il comune di Roma è escluso) .Nell'ambito del Piano strategico chiamato “Provincia di Kyoto” per l'abbattimento del CO2 presente nell' atmosfera si incentivano i cittadini a sostituire le vecchia caldaie con le nuove più efficienti.
Possono ricevere i contributi coloro che non superano un reddito Isee annuo di 40mila euro e che hanno la residenza in un Comune della Provincia che non supera i 40mila abitanti, pertanto sono esclusi Roma, Marino, Velletri, Albano Laziale, Anzio, Ardea, Civitavecchia, Fiumicino, Guidonia Montecelio, Ladispoli, Marino, Monterotondo, Nettuno, Pomezia, Tivoli.

Per ricevere l' "incentivo" si deve sostituire una caldaia vecchia di almeno 10 anni sia per la produzione di acqua calda termica (quindi scaldaacqua) sia per il riscaldamento invernale.
Il contributo è pari all'80% della spesa per un massimo di 800 euro per caldaie con potenza fino a 35Kw e di 2mila euro per caldaie per condomini con impianto centralizzato.Se la caldaia non era in regola con la manutenzione riferita al biennio precedente, il contributo è del 50% della spesa con un massimo di 500 euro e 1000 euro per le centralizzate.
Previsti anche contributi pari all'80% della spesa per un massimo di 2500 euro per quei condomini che passano alla contabilizzazione di calore.Il contributo si riferisce solo alle spese per l'acquisto della caldaia e non alla manutenzione ed installazione.


Per ricevere il contributo si deve compilare questo modello (si trova in fondo alla pagina) , A1 per i privati, A2 per i condomini ed recapitarlo a mano al Dipartimento IV “Servizi di Tutela Ambientale” Servizio 4 “Controlli e Sanzioni” di Via Tiburtina, ROMA.
Verrà stilata una graduatoria ed i fondi assegnati su cadenza bimestrale.

Risparmiare nei Condomini sul riscaldamento con le Esco

Se il vostro condominio vi fa spendere tanto per il riscaldamento, se avrebbe bisogno di interventi di riqualificazione energetica ma nessuna delle famiglie che lo compongono vuole spendere i soldi per gli interventi, si può ricorrere alle Esco.

Di cosa si tratta? Esco è l'acronimo di Energy service company, ovvero aziende che si occupano di fare la ristrutturazione a loro spese. Cosa ci guadagnano? Se il vostro condominio ad esempio spendeva una media di gas negli ultimi 5 anni di 10mila euro al mese, si continua a pagare questa cifra per i prossimi 10 anni. L'azienda, ponendo in atto sistemi di risparmio energetico, compresa la contabilizzazione del calore, guadagnerà sulla differenza. In pratica ora con il nuovo condominio che consumerà poniamo 7 mila euro al mese di gas, l'azienda incassa da voi 10mila euro, paga 7mila alla compagnia del gas e gli rimangono in tasca 3 mila euro. Questo è il loro guadagno che giustifica tutte le spese sostenute per la ristrutturazione.

L'abbiamo fatta facile, ma i contratti sono molti complicati e bisogna leggerli molto attentamente. Alle Esco conviene che i condomini che vivono nel palazzo siano, durante il giorno, fuori casa per risparmiare sul calore. Verranno messi in atto sistemi come il cappotto termico, valvole termostatiche, contatori di calore, coibentazione tetto, sostituzione di caldaie con modelli a condensazione ecc.

In tutto ciò si approfitta della detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica, che, allo stato attuale, è in vigore fino a giugno 2013.

L'attività delle Esco è regolamentata dal d.l. del 30 maggio 2008, n. 115 relativo all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici.


Il contratto che si stipula tra una Esco ed un privato, ovvero un condominio, deve prevedere questi requisiti minimi:
-certificazione energetica a norma del dlgs 192-2005;
-definizione anticipata dei consumi di calore;
-adeguamento dell' impianto alla situazione climatica;
-messa a norma obbligatoria di tutti i componenti con la legislazione vigente.

Date Accensione riscaldamenti provincia di Latina

Dal 15 novembre 2012 è possibile accendere i termosifoni nel comune di Latina. La città appartiene infatti alla fascia climatica "C", come previsto dal DPR, Decreto del Presidente della Repubblica, numero 412 del 1993 i caloriferi potranno essere accesi per un totale di 10 ore giornaliere, anche spezzate, fino al 31 marzo 2013.

Nella tabella seguente anche altri comuni della Provincia di Latina. Quelli appartenenti alla:
-fascia D (come ad esempio il comune di Roma) autorizzati all' accensione dei caloriferi dal primo novembre 2012 al 15 aprile 2013 per 12 ore al giorno
-fascia E autorizzati all' accensione dei caloriferi dal 15 ottobre 2012 al 15 aprile 2013 per 14 ore al giorno.


E
2661825VITICUSO
LT
C
137480APRILIA
LT
E
2108562BASSIANO
LT
E
2265647CAMPODIMELE
LT
C
1313130CASTELFORTE
LT
C
121677CISTERNA DI LATINA
 LT
D
1781384CORI
 LT
C
10898FONDI
  LT
C
96719FORMIA
  LT
C
9382GAETA
LT
C
1387170ITRI
LT
C
122021LATINA
LT
D
1856425LENOLA
LT
D
1733358MAENZA
LT
C
1334141MINTURNO
LT
C
1319133MONTE SAN BIAGIO
LT
D
1828410NORMA
LT
C
11654PONTINIA
LT
C
109210PONZA
LT
C
1352151PRIVERNO
LT
D
1453206PROSSEDI
LT
E
2426735ROCCA MASSIMA
LT
D
1602287ROCCAGORGA
LT
D
1766376ROCCASECCA DEI VOLSCI
LT
C
117117SABAUDIA
LT
C
125498SAN FELICE CIRCEO
LT
C
1315181SANTI COSMA E DAMIANO
LT
D
1547257SERMONETA
LT
D
1661319SEZZE
LT
D
1865430SONNINO
LT
C
117555SPERLONGA
LT
C
101746SPIGNO SATURNIA
LT
C
99622TERRACINA
LT
C
110718VENTOTENE

Obbligo di Controllo della Caldaia obblighi di legge


Il controllo della caldaia e dell'impianto termico è una questione che torna ad essere di grande attualità ad ogni autunno. Il freddo si riavvicino e con esso il bisogno di comfort termico in casa. La legge, dal canto suo, obbliga ad eseguire i controlli, ma i vantaggi sono innegabili.

Quali obblighi seconda la Legge
Occupiamoci subito degli aspetti obbligatori dell'assistenza della caldaia che sono stati imposti da diverse norme. Iniziamo con la legge 152 del 92, la quale dettava i tempi per il controllo e la certificazione delle caldaie (per caldaie di potenza inferiore a 35 Kw, ogni 4 anni se installate da meno di 8 anni, ogni 2 anni se installate da più di 8 anni. Per caldaie di potenza superiore a 35 kw, controlli annuali). Ma ricordiamo anche la legge 311 del 2006 che ha introdotto l'obbligo di controlli con le medesime tempistiche su indicate anche per le caldaie a camera aperta installate all'esterno delle abitazioni.
Più recentemente, invece, la legge 59 del 1999 ha specificato che, sebbene non sia necessario per certificare  la caldaia ogni anno, bisogna comunque far controllare la combustione ogni anno.

I vantaggi economici e di Sicurezza
Ma al di là degli obblighi di legge, un controllo annuale o quantomeno periodico della caldaia apporta benefici di carattere tecnico e di comfort domestico. Perchè?
Innanzitutto possiamo parlare di sicurezza accresciuta: la caldaia è analizzata nel funzionamento e nella combustione, quindi si scongiurano perdite di gas e scoppi.
Senza dimenticare che se l'impianto funziona regolarmente, consuma anche meno gas con vantaggi in termini di consumo di gas e di inquinamento.
Quindi attenzione ai guasti improvvisi: un controllo autunnale permette di accertare che caldaie e impianto siano in regola, che non vi siano ostruzioni nella canna fumaria, che durante il periodo estivo non si siano generati accumuli eccessivi di calcare nelle tubazioni. Tutto questo, infatti, si traduce in certezza e sicurezza contro eventuali e possibili guasti.

Data Accensione Riscaldamento a ROMA e Provincia

Come da Decreto del Presidente della Repubblica, DPR 412/1993, l'accensione dei riscaldamenti in Italia è regolata da un apposito calendario. Non c'è quindi libera facoltà di utilizzo, sia che si viva in condominio o in una villa indipendente, i proprietari devono scrupolosamente attenersi non solo alla data, ma anche alla durata massima di ore di accensione quotidiana.
Il comune di Roma appartiene alla fascia D, quindi l'accensione delle caldaie può avvenire a partire dal primo novembre 2012 fino al 15 aprile 2013 per un massimo di 12 ore giornaliere (anche spezzate).

Per gli altri Comuni della Provincia di Roma fa fede la tabella qui sotto, se la fascia di appartenenza è la C (più calda come nel caso del comune di Anzio) si può accendere dal 15 novembre 2012 al 31 marzo 2013 per 10 ore giornaliere, se la fascia è E (più fredda) dal 15 ottobre 2012 al 15 aprile 2013 per 14 ore giornaliere.

RM
E
2535684AFFILE
RM
D
1898382AGOSTA
RM
D
1922400ALBANO LAZIALE
RM
E
2134522ALLUMIERE
RM
D
1642195ANGUILLARA SABAZIA
RM
E
2408508ANTICOLI CORRADO
RM
C
12433ANZIO
RM
E
2783831ARCINAZZO ROMANO
RM
C
129537ARDEA
RM
D
1942412ARICCIA
RM
E
2199470ARSOLI
RM
D
1912420ARTENA
RM
E
2758815BELLEGRA
RM
D
1620147BOVILLE
RM
D
1786280BRACCIANO
RM
E
2921810CAMERATA NUOVA
RM
D
1769270CAMPAGNANO DI ROMA
RM
D
1952378CANALE MONTERANO
RM
E
23286O2CANTERANO
RM
D
1747160CAPENA
RM
E
2927915CAPRANICA PRENESTINA
RM
D
2063550CARPINETO ROMANO
RM
E
2189475CASAPE
RM
D
1966426CASTEL GANDOLFO
RM
E
2104428CASTEL MADAMA
RM
E
2652752CASTEL SAN PIETRO ROMANO
RM
D
1753250CASTEL NUOVO DI PORTO
RM
D
1926399CAVE
RM
E
2224520CERRETO LAZIALE
RM
F
31341053CERVARA DI ROMA
RM
D
145081CERVETERI
RM
D
1582124CIAMPINO
RM
E
2427619CICILIANO
RM
E
2129519CINETO ROMANO
RM
C
10854CIVITAVECCHIA
RM
D
1811195CIVITELLA SAN PAOLO
RM
D
1571218COLLEFERRO
RM
D
1832343COLONNA
RM
D
163797FIANO ROMANO
RM
D
1814197FILACCIANO
RM
C
12401FIUMICINO
RM
D
1693225FORMELLO
RM
D
1818320FRASCATI
RM
D
1659241GALLICANO NEL LAZIO
RM
D
1935404GAVIGNANO
RM
D
1886375GENAZZANO
RM
D
1982435GENZANO DI ROMA
RM
E
2229502GERANO
RM
E
2547766GORGA
RM
D
1801329GROTTAFERRATA
RM
D
1561105GUIDONIA MONTECELIO
RM
E
2788834JENNE
RM
D
1791319LABICO
RM
C
12952LADISPOLI
RM
D
1532324LANUVIO
RM
D
1575350LARIANO
RM
E
2260475LICENZA
RM
D
1769270MAGLIANO ROMANO
RM
D
2075487MANDELA
RM
D
1936369MANZIANA
RM
D
2013450MARANO EQUO
RM
D
1865285MARCELLINA
RM
D
1919360MARINO
RM
D
1649200MAZZANO ROMANO
RM
D
1641150MENTANA
RM
D
2009451MONTE PORZIO CATONE
RM
E
2222576MONTECOMPATRI
RM
E
2805800MONTEFLAVIO
RM
D
1754297MONTELANICO
RM
D
1789232MONTELIBRETTI
RM
D
1669165MONTEROTONDO
RM
E
2224575MONTORIO ROMANO
RM
D
1903296MORICONE
RM
D
1831207MORLUPO
RM
D
1823202NAZZANO
RM
E
2161521NEMI
RM
D
2018453NEROLA
RM
C
125511NETTUNO
RM
E
2344571OLEVANO ROMANO
RM
E
2141450PALESTRINA
RM
D
2012372PALOMBARA SABINA
RM
E
2440575PERCILE
RM
E
2280532PISONIANO
RM
E
2121435POLI
RM
D
1536108POMEZIA
RM
D
1828205PONZANO ROMANO
RM
D
1599125RIANO
RM
D
1908250RIGNANO FLAMINIO
RM
E
2761705RIOFREDDO
RM
E
2640745ROCCA CANTERANO
RM
E
2958933ROCCA DI CAVE
RM
E
2399680ROCCA DI PAPA
RM
E
2548768ROCCA PRIORA
RM
E
2325664ROCCA SANTO STEFANO
RM
E
2203520ROCCAGIOVINE
RM
E
2430697ROIATE
RM
D
141520ROMA
RM
E
2287523ROVIANO
RM
D
1751260SACROFANO
RM
E
2114434SAMBUCI
RM
D
1908312SAN CESAREO
RM
D
2091420SAN GREGORIO DA SASSOLA
RM
E
2484651SAN POLO DEI CAVALIERI
RM
E
2488655SAN VITO ROMANO
RM
D
1928400SANT'ANGELO ROMANO
RM
E
2209420SANT'ORESTE
RM
C
12647SANTA MARINELLA
RM
E
2787908SARACINESCO
RM
E
2331668SEGNI
RM
D
2034408SUBIACO
RM
D
1580235TIVOLI
RM
D
2070484TOLFA
RM
D
1773174TORRITA TIBERINA
RM
D
16O5173TREVIGNANO ROMANO
RM
E
2705825VALLEPIETRA
RM
E
2920870VALLINFREDA
RM
D
1715303VALMONTONE
RM
D
1544332VELLETRI
RM
D
1891300VICOVARO
RM
E
2855756VIVARO ROMANO
RM
D
1893303ZAGAROLO

Risparmiare sul Riscaldamento con quello a Pavimento

In Nord Italia è più utilizzato, al centro-sud e anche a Roma è ancora poco usato, stiamo parlando del riscaldamento a pavimento, una tecnica già conosciuta in antichità. Veniva realizzato un piano mezzanino in cui si producevano dei focolai a legna che scaldavano i piani superiori dove c'erano le abitazioni, il concetto è proprio questo, il calore viene dal basso e si diffonde uniformemente.

Nella pratica, al giorno d'oggi la tecnica si è molto affinata e non presenta nemmeno le criticità di una volta, problematiche legate alla circolazione sanguigna sofferente con il calore provenire dal basso.

Il risparmio energetico è nell' ordine del 40-50% ed il perchè è facilmente spiegabile. Se si utilizzano i classici termosifoni, ferro o ghisa, la temperatura dell'acqua deve essere portata a 70-80 gradi , con il riscaldamento a pavimento, ma anche nella sua variante a battiscopa, a soffitto o a parete, è sufficiente generare acqua a 35-40 gradi.

Come viene installato: bisogna rompere il pavimento, questo è l'ostacolo più grande, ma nell' ottica di una ristrutturazione edilizia è facilmente utilizzabile. Gli installatori stenderanno uno strato di isolante all' interno del quale faranno passare ben fissati i tubi a serpentina o a chiocciola lungo tutta la casa. Verrà realizzato il massetto e successivamente viene posato il pavimento. Anche il parquet può essere utilizzato, purchè non incollato, ma flottante perchè il calore potrebbe scollarlo.

I tubi sono collegati ad una caldaia che scalderà l'acqua come detto a 35-40 gradi e che sarà spinta lungo tutto il circuito. Il calore si diffonderà in maniera uniforme per tutta la casa e non ci saranno più zone più fredde o più calde.

Lo svantaggio consiste nel non poter utilizzare i tappeti perchè altrimenti occluderebbero il calore e il fatto che la caldaia va tenuta sempre accesa. Altro fattore svantaggioso è il lasso di tempo che ci vuole per avere calore dall' accensione, circa 7 ore.

Prezzi: intorno ai 40-60 euro a mq più le spese per la caldaia che andrà dimensionata rispetto alla grandezza della casa.

Le caldaie maggiormente utilizzate a Roma e nel Lazio

In linea con la tendenza nazionale, anche le case nella Regione Lazio presentano impianti poco efficienti, in cui le caldaie tradizionali, adottate dal 65% delle famiglie, superano nettamente le tecnologie che offrono un maggiore risparmio, come quella a condensazione (20%) oppure a pellet. 

Nonostante questo, le famiglie laziali dimostrano una buona attenzione nei confronti dell’efficienza energetica: il 44% si dichiara disponibile a valutare ed eventualmente realizzare interventi di riqualificazione. Un dato fondamentale per gli oltre 8.600 installatori laziali che si occupano di riscaldamento e climatizzazione e che rappresentano il 10,5% sul totale nazionale (82.155 imprese attive), così suddivisi per province: 
Roma (6.724), Frosinone (869), Viterbo (519), Rieti (346), Latina (313). 

Questi alcuni dati - con focus Lazio - dell’Osservatorio sull’Efficienza Energetica commissionato da Domotecnica - la prima rete in franchising indipendente per le aziende di installazione che operano nel campo dell’efficienza energetica - in partnership con Enel Energia, leader nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas con oltre 7 milioni di clienti. L’osservatorio è stato realizzato da Ispo, l’Istituto di ricerca guidato dal professor Renato Mannheimer, e presentato nel corso del 14° Congresso Nazionale Domotecnica (Torino, 14 e 15 settembre 2012).

Anche per i cittadini romani vige l'obbligo del bollino blu sulla propria caldaia da riscaldamento, ogni due anni per quelle con potenza inferiore a 35kw.

Detrazioni del 50 e 55 percento per le caldaie a condensazione

Per chi installa una nuova caldaia a condensazione anche a Roma sono previste le detrazioni fiscali del 50% percento e fino alla fine del 2012 coesisteranno con lo sconto fiscale del 55% (Decreto Crescita e Sviluppo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 147 del 26 giugno 2012). 

Anche le opere edili relative alle installazione come inserimento di tubi sotto il pavimento o nelle pareti possono usufruire delle agevolazioni. Ricordiamo che i bonifici relativi al 55% devono essere tenuti separati da quelli del 50%. La detrazione del 55% (articolo 4 del decreto legge 201/2011 convertito in legge 214/2011 e articolo 11 Di 83/2012) non si rende applicabile per le opere murarie accessorie, resesi necessarie per motivi urbanistici o condominiali non strettamente conseguenti all'esecuzione degli interventi energetici. 

La risoluzione 283/E/2oo8. richiamando la circolare 36/E/2007, chiarisce che sono detraibili ai fini del 55% "unicamente le spese strettamente connesse alla roaliz/azione dell'intervento che assicura il risparmio energetico» non essendoci contro, agevolabili tutte le spese che vengono complessivamente programmate in ragione dell'intervento. A parere dell'Amministrazione finanziaria, infatti, nell'ipotesi di sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale con un impianto radiante a pavimento, la detrazione non compete, ad esempio, per le spese relative al rifacimento di tutti i pavimenti e alla dismissione della pavimentazione originaria, nonché per lo smaltimento dei relativi materiali. In particolare, la concreta individuazione delle «spese connesse alla realizzazione dell'intervento» deve essere effettuata da un tecnico abilitato.

Quale Caldaia scegliere per la propria casa


Sono tante le caldaie presenti sul mercato per essere installate nel proprio appartamento o villa. Iniziamo a fare la prima distinzione: molti confondono lo scalda acqua con la caldaia. E' bene ricordare che il primo, sempre di caldaia si tratta, è deputato solo alla produzione di acqua calda per uso sanitario (docce, rubinetti, lavello ecc), solitamente è alimentata a gas metano o è elettrica.


Le caldaie per il riscaldamento possono essere a gas, a condensazione, a pellet, questi i modelli più utilizzati:

A PELLET:
È di un insolito tosso vivo la caldaia Nizza di Karmek One, che può alimentate sia termosifo-ni sia pannelli radianti. Già predisposta con il gruppo sanitario incorporato, è pronta per essere collegala direttamente all'impianto. Ha una potenza termica di 28 kW e riscalda ambienti fino a 600 metri cubi consumando da 1 a 5 Kg/ ora di pellet (prezzo di 20-30 centesimo al chilo). È dotata di display per gestite tutte le funzioni, programmare la temperatura desiderata e l'orario di accensione/spegnimento per più giorni (prezzo 3.900 euro).

Caldaie a condensazione:
alla tecnica della condensazione, la caldaia murale ecoBlock Plus di Vailant aggiunge un nuovo sistema elettronico che regola la combustione in modo perfetto e costante nel tempo, minimizzando i consumi elettrici e di gas. Produce acqua calda sanitaria e, grazie a una serie di accessori, può completare un sistema di riscaldamento alimentato da energie rinnovabili, in particolare il solare termico.

Dotata di due scambiatori di condensazione, uno per il riscaldamento, l'altro per l'acqua calda sanitaria, nuovo sistema di miscelazione aria-gas e sonda di temperatura esterna, la caldaia Bluehelix Tech di Ferroli si adatta alle più svariate esigenze dell'impianto. Molto compatta (cm 40x32x60 h), è proposta nei modelli da 25 e 32 kW (prezzi da 2.100 euro).

Con un'ampia modulazione di funzionamento, la caldaia murale a condensazione Genus Premium Evo di Ariston mantiene stabile la temperatura sia in riscaldamento sia durante la produzione di acqua calda sanitaria. Il minor numero di cicli di accensione e spegnimento, insieme al nuovo silenziatore e ai pannelli fonoassorbenti, la rendono particolarmente silenziosa.

Pompe di calore idroniche:
Il sistema Split Hydrotank della linea Ecodan di Mitsubishi è formato da un'unità esterna e da una interna da installate a terra, che incorpora, oltre allo scambiatore di calore e alle componenti che consentono la produzione dell'acqua pet il riscaldamento-raffrescamento a pavimento, un bollitore da 200 litri per l'acqua calda sanitaria. Il rendimento è alto anche con temperature esterne bassissime. Il pannello comandi wireless, gestibile a distanza via web, si installa a parete.

A GAS:
Junker propone per il riscaldamento autonoma a gas la Cerca Class da 24 kw. Integrazione con sistemi solari termici per produzione di acqua calda sanitaria grazie al Solar Kit Comfort sanitario a 2 stelle secondo EN 13203 Massimo comfort in riscaldamento grazie ad un rendimento a 3 stelle, secondo la Direttiva Europea 92/42/CEE Semplicità di utilizzo grazie al display a LED. Molteplicità di utilizzo grazie a dimensioni ridotte (400 x 700 x 300 mm).

Quale caldaia scegliere:

Per risparmiare dobbiamo orientarsi su una caldaia che offra alti rendimenti (il più elevato è indicato con 4 stell), abbattendo consumi ed emissioni nocive (le più basse sono in classe 5). Le caldaie a condensazione, infatti, sia i modelli per solo riscaldamento (abbinabili ai caloriferi o ai pannelli radianti), sia quelli che producono anche acqua calda sanitaria, erogano calore in base al reale fabbisogno con un impiego di energia minore del 30-35% rispetto a quelli tradizionali. Molte caldaie sono integrabili con impianti solari termici, utili per la produzione di acqua calda, mentre per ottimizzare la termoregolazione si può utilizzare la sonda con sensori che rilevano la temperatura esterna. 

Altri sistemi sfruttano esclusivamente fonti energetiche rinnovabili, come le caldaie a pellet. Efficienti e rispettose dell'ambiente, le pompe di calore idroniche utilizzano l'energia termica presente naturalmente nell'aria o nell'acqua per la climatizzazione invernale ed estiva, e forniscono anche acqua calda sanitaria. I modelli ibridi, invece, scelgono in autonomia la fonte energetica più conveniente in base al dima, al costo di gas ed elettricità. Attenzione: fino al 30 giugno 2013, sia la spesa per le caldaie a condensazione, sia l'installazione di pannelli solari usufruiscono di una detrazione Irpef del 55% spalmabile in 10 anni.